Cavina: “Siamo ben consapevoli di cosa ci aspetta. Abbiamo dalla parte nostra un grande entusiasmo”
Fonte: vanolibasket.it
Domenica 21 gennaio alle 18:15 la Vanoli Cremona scenderà in campo a Reggio Emilia per affrontare la 17ª giornata di Serie A LBA contro la Pallacanestro Reggiana. Coach Demis Cavina ha presentato la partita presso la sede del nuovo partner Meccanica Fantini, azienda cremonese che opera nel campo delle costruzioni meccaniche e dell’automazione industriale.
«Ringrazio voi per essere qui, per l’onore di ospitare questa conferenza. È un onore anche
essere entrati nella famiglia Vanoli e speriamo che questa partnership possa durare e portare tutti a grandi traguardi» ha dichiarato Francesco Ferrazzi di Meccanica Fantini.
Coach Demis Cavina ha poi presentato il match di domenica contro Reggio Emilia: «Per parlare di questo match è giusto ricordare anche della partita d’andata, dove probabilmente davanti a una nostra prestazione molto positiva in attacco ci siamo resi conto di cosa voleva dire giocare in Serie A contro queste squadre di grande qualità come Reggio Emilia – infatti non bastò questo, non bastò la nostra prestazione. Abbiamo parlato anche di quel match, avevamo un volto diverso a livello difensivo rispetto a quello che stiamo facendo vedere in queste ultime uscite, però quel match ci ha aperto gli occhi e ci ha dato anche degli ottimi spunti per quello che sarebbe stato il lavoro futuro. Troveremo di fronte una squadra quindi di grande qualità soprattutto offensiva, ma che in casa ha anche un rendimento difensivo diverso in termini non solo numerici ma anche come atleticità, atletismo, difesa, aggressività. Siamo ben consapevoli di cosa ci aspetta. Veniamo da un’ottima settimana, da un’ottima vittoria. Abbiamo certamente dalla parte nostra un grande entusiasmo: abbiamo lavorato in questa settimana proprio per cercare di riportare tutti i ragazzi in questa fase centrale della stagione ad un livello di omogeneità in termini di rendimento tecnico ma soprattutto dal punto di vista anche atletico, per cui abbiamo proseguito questo lavoro e anche la partita di Reggio Emilia potrebbe darci una mano in questo senso»
La Vanoli è maturata molto in questo ultimo mese. In che cosa può dare di più e in cosa è cambiata?
«Sì, sono d’accordo. Abbiamo trovato un un certo equilibrio offensivo, magari non ottenendo probabilmente le migliori prestazioni in attacco per per quello che riguarda la media ad esempio del tiro da 3 punti, altre volte abbiamo corso un po’ meno rispetto a quello che potevamo fare, però abbiamo trovato un buon equilibrio e siamo cresciuti molto dal punto di vista difensivo. La strada però è ancora lunga, sappiamo e conosciamo quello che dobbiamo fare. Penso che soprattutto nella metà campo difensiva dobbiamo trovare continuità soprattutto in trasferta, perché le partite cominciano ad assumere un peso specifico importante man mano si avvicina l’ultima parte della stagione e per trovare della continuità e delle certezze dobbiamo assolutamente creare quel “fortino” che ci dia l’opportunità di finire il nostro lavoro, di trovare i nostri obiettivi»
Rispetto a Pistoia, come è cambiato l’approccio offensivo contro Trento?
«Abbiamo fatto le stesse identiche cose. Le percentuali da 3 punti certamente svolgono un ruolo importante da questo punto di vista. Sono state 2 partite diverse dal punto di vista del ritmo, sono 2 partite diverse dal punto di vista anche ambientale, sono 2 partite diverse per peso specifico. Penso che queste siano state le le motivazioni principali. Un po’ come la partita di Treviso, mi auguro che si continui a parlare tanto anche della partita di Pistoia così continuiamo ad avere motivazioni extra. Rimane invece per me una partita normale, una sconfitta “normale” dove gli episodi alla fine di una partita punto a punto non ci hanno premiato, però se nell’animo collettivo invece ha valori diversi sono contento perché ci darà ulteriori motivazioni come ad esempio è stata quella di Treviso, quantomeno nel breve nel breve periodo»
Cosa ha lasciato al gruppo una vittoria come quella contro Trento?
«Ci ha dato una mano, perché sto predicando da qualche settimana proprio quello: che l’obiettivo per noi importante è proprio quello di alzare il livello del nostro gioco cercando di coinvolgere maggiormente tutti. Non è facile e penso che la partita domenica ci ha aiutato tanto perché, almeno nel nostro interno, c’era veramente la sensazione che tutti avevano portato in mattoncino, chi più chi meno a livello numerico però tutti quanti avevano partecipato a una un’ottima partita e questo da oltre a tanta fiducia anche la convinzione che quello che si sta facendo aiuta»
Che ambiente ti aspetti a Reggio Emilia?
«È un fattore campo storicamente molto difficile, oltre ad essere ovviamente un palazzetto storico anche se rinnovato – non sono mai stato da avversario quindi sono contento di poterlo rivisitare visto che è un palazzetto che conosco molto bene. Le mie prime partite là si parla di preistoria, anche da spettatore proprio, conosco bene l’ambiente, conosco bene il calore che avvertiremo, il fatto di avere proprio la gente vicina. Penso che sia anche per i miei ragazzi questo motivo di stimolo importante, così com’è già stato in diverse piazze quest’anno, in diversi campi di questa bellissima Serie A»
Ci pensi alla differenza canestri con la partita d’andata?
«Non penso al -4, quando si entra negli ultimi minuti della partita di tutto il girone di ritorno, tutte le stagioni, si parla con lo staff della partita d’andata, ma nella preparazione e nell’idea l’unica cosa che abbiamo in mente è quella della prestazione, di come vogliamo giocare, di che partita vogliamo fare ma non certo il discorso della differenza a canestro»
Come valuti la crescita di Grant Golden?
«La continuità e la maturazione di questi giovani è motivo d’orgoglio. Non parlo di lui, parlo di tutti: quando parlo di tutti parlo della squadra. All’interno della stagione si possono avere prestazioni più positive, meno positive, però penso che alla fine la sensazione – almeno in questa in questa metà di stagione – che la squadra stia alzando il proprio rendimento e questo ovviamente è determinato soprattutto dal miglioramento individuale. È chiaro che quando hai giocatori così affamati e così vogliosi di allenarsi e di migliorare è più facile. Grant penso che sia, così come tutti i suoi compagni, un esempio per questo»
Oggi è ufficialmente partito il progetto Vanoli Green Lab per la piantumazione di alberi nella città di Cremona, in collaborazione con il Comune e il nostro partner SPI, uno per ogni punto segnato dalla squadra nel match contro Tortona. Negli 83 alberi donati c’è la partecipazione di tutto il roster.
«Devo dire che tornando con la mente a quella partita, a quello che è stato anche il pre-partita in cui si è parlato di questa bellissima iniziativa, ho avuto un attimo la sensazione di aver partecipato – ovviamente parlo a nome della squadra – a quella che è una bellissima iniziativa e faccio di nuovo tanti complimenti alla nostra area marketing e al Comune perché certamente è stata un’iniziativa fantastica. Mi auguro che il nostro sia solo l’inizio di tante iniziative volte al green; visto quello che sentiamo ogni giorno, abbiamo bisogno di queste iniziative, quindi di nuovo tanti complimenti.»