Brescia fa un sol boccone di Varese e domina il derby lombardo al PalaLeonessa A2A

Brescia fa un sol boccone di Varese e domina il derby lombardo al PalaLeonessa A2A

Fonte: Pallacanestro Brescia

GERMANI BRESCIA 118

OPENJOBMETIS VARESE 94

(29-24;28-28;36-23;25-19)

GERMANI BRESCIA: Ivanovic 8, Della Valle 24, Rivers 24, Ndour 11, Bilan 25, Burnell 12, Dowe 8, Cournooh 4, Mobio 2, Ferrero, Pollini, Tonelli. Allenatore: Giuseppe Poeta.

OPENJOBMETIS VARESE: Mannion 31, Hands 17, Gray, Brown 5, Akobundu-Ehiogu 16, Harris 17, Assui 4, Alviti 2, Librizzi 2, Fall, Virginio ne. Allenatore: Herman Mandole

ARBITRI: Sahin, Grigioni, Dori.

Straripante Germani Brescia. La formazione di coach Giuseppe Poeta, al debutto stagionale e casalingo, regola la Openjobmetis Varese grazie ad una prestazione in crescendo e convincente.

Nemmeno il tempo di accomodarsi in tribuna che la Openjobmetis apre le danze mediante un’alzata di Mannion con i giri perfetti per Akobundu-Ehiogu che spariglia la difesa biancoblu. Varese, trascinata dalla rapidità di Mannion ed Hands, corre rapidamente il campo in transizione, trovando punti facili mentre la Germani fatica a gestire il ritmo della partita, come ammonito in sede di presentazione alla gara da coach Giuseppe Poeta. Bilan e Ndour diventano i principali riferimenti di Brescia in zona d’attacco, con i lunghi in maglia biancoblu che banchettano sotto le plance avversarie. I padroni di casa aumentano i giri del motore anche in difesa Capitan Della Valle decide di suonare la carica e, mediante giocate di puro talento, sospinge Brescia sulle 6 lunghezze di vantaggio, per il primo timeout di coach Herman Mandole. Alla ripresa delle ostilità Varese ricuce lo strappo, grazie al dinamismo di Alviti e al cinismo di Harris, abile nel punire ogni disattenzione, ma un giro dalla lunetta di Dowe consente a Brescia di essere avanti.

La seconda frazione di gioco è inaugurata da un cesto di pregevole fattura di Ndour, a cui Mannion fa eco con una tripla complicata che permette alla Openjobmetis di rimanere in linea di galleggiamento. L’andamento della sfida si caratterizza per un numero elevato di possessi, ma anche da errori diffusi sia al tiro che in fase di costruzione da entrambe le parti. Gray, da oltre l’arco, e Akobundu-Ehiogu, nel pitturato, fanno male alla Germani, la quale, però, rialza il capo grazie a due triple di Rivers e Della Valle, che sanno di puro ossigeno. Coach Giuseppe Poeta sospende il tempo, con l’intenzione di rivedere e aggiustare qualche meccanismo di squadra. Rivers e Ndour proiettano Brescia sulle 10 lunghezze di vantaggio, gettando le basi per una prima fuga a tinte biancoblu. Tuttavia Hands, tassello energico e talentuoso, è lontano dall’ammainare bandiera bianca e firma un parziale di 0-5 che tiene vivo il tutto.

L’inizio del terzo periodo è di targa bresciana. La coppia formata da Ivanovic e Rivers, infatti, scrive un fulmineo parziale di 8-0, mentre il sodalizio varesino rimane fermo al palo. La Germani sente l’odore del sangue e, salvo qualche iniziativa di Akobundu-Ehiogu e Mannion, non stacca il pedale da sopra l’acceleratore. Brescia chiude in maniera ermetica il proprio pitturato, mettendo pressione ad ogni portatore di palla e lottando a rimbalzo difensivo. Capitan Della Valle e compagni possono quindi ripartire con transizioni al veleno trovando il fondo del secchiello con continuità in ogni situazione. Varese accusa il colpo e l’energia dei padroni di casa che, di fatto, inseriscono la freccia toccando e ritoccando diverse volte il massimo vantaggio fino a 19 punti, quando coach Herman Mandole richiama la propria squadra in panchina. Piove sul bagnato per l’Openjobmetis che non è in grado di pescare le contromisure adatte al cospetto di una Germani infuocata e fluida nei dettami tattici in zona d’attacco che accumula un tesoretto consistente alla sirena.

Gli ultimi dieci minuti seguono la falsariga del terzo quarto Varese tenta di risalire con parsimonia e grinta, ma Brescia non ha la minima intenzione di concedere anche un barlume di speranza ai concorrenti, valicando la tripla cifra e i venti punti di vantaggio. Coach Herman Mandole spende un altro timeout, ma è ormai tardi. Negli ultimi minuti della gara Brescia gestisce con calma e serenità il vantaggio conquistando la prima vittoria in campionato.

Andrea Rizzonelli

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