Umana Reyer Venezia: la presentazione ufficiale di Juan Fernández e Xavier Munford

Umana Reyer Venezia: la presentazione ufficiale di Juan Fernández e Xavier Munford

Fonte: reyer.it

I due nuovi esterni orogranata Juan Fernández e Xavier Munford sono stati presentati in conferenza stampa al Taliercio. Di seguito le loro prime dichiarazioni da orogranata.

Benvenuti alla Reyer, con che spirito intraprendete questa avventura?

Fernandez: Sono molto contento di essere qui. Per me è un momento un po' diverso da qualsiasi altro in carriera, perché sono stato lontano dalla pallacanestro per un po' di tempo. Ricominciare è una scelta ponderata, sono grato alla Reyer per questa opportunità e molto motivato e pieno di energia: voglio dimostrare a me stesso di poter tornare ai miei livelli e aiutare ad aggiungere valore ad una squadra ambiziosa. Sono felice di essere qui.

Munford: Sono entusiasta di giocare per la Reyer. Ho parlato con il coach durante l'estate, abbiamo già sviluppato una conoscenza reciproca e sono felice che questa possibilità si sia concretizzata. Lieto di far parte di questo gruppo, ci sono grandi ambizioni e le basi per raggiungere grandi traguardi. Non vedevo l'ora di iniziare.

Xavier, che valore aggiunto porterai alla squadra?

Munford: Io sono un giocatore di squadra dunque cercherò di fare tutto ciò che mi sarà chiesto da coach e staff per aiutare il gruppo, in difesa ed attacco. La cosa che desidero di più è che la squadra abbia successo, sono a disposizione per aiutare a provare a vincere qualche trofeo. Ho tanta esperienza e conosco tanti giocatori che fanno parte del team. Siamo carichi.

Juan, Dopo quasi due anni di stop, come vivi il rientro? Percepisci pressioni ed aspettative?

Fernandez: Vivo questo momento con grande tranquillità e senza pressione. Mi hanno aiutato le conversazioni che ho avuto prima di arrivare qui con coach, Presidente ed Eugenio. C'è consapevolezza della situazione da parte mia e della Società. Ho fiducia di ritrovare ritmo e il mio livello di gioco, la mia sfida personale è quella di poter tornare a giocare e godermi la pallacanestro ad alto livello, aiutando la squadra a vincere.

Juan, quando hai deciso di tornare a giocare? È stata importante la presenza in Reyer di Dalmasson? 

Fernandez: Si, Eugenio è una persona che mi conosce bene dentro e fuori dal campo, sono felice di ritrovarlo. Stavo pensando alla scelta di tornare a giocare diversi mesi prima del video che ho pubblicato a maggio. È stato tutto molto naturale perché avevo questo desiderio dentro di me. Quindi ho iniziato un programma di allenamento di alto livello per capire come reagivano il mio corpo e la mia testa, ho ricavato solo conferme per la mia scelta. Certo, aver la possibilità di tornare a giocare con una squadra come la Reyer è molto gratificante.

Xavier, che ricordi hai delle sfide con la Reyer della passata stagione? 

Munford: La cosa che mi è piaciuta di più è lo stile di gioco. È vero che con l'Hapoel abbiamo vinto entrambe le partite, ma sono stato impressionato dal modo di giocare della Reyer. Inoltre mi è piaciuto l'utilizzo e il coinvolgimento delle guardie: sono una parte importante dell'attacco.

Xavier, quanto può aiutarti aver già giocato con Ennis a Tel Aviv?

Munford: In realtà con Tyler avevo già giocato il primo anno dopo il college con i Bakersfield Jam, squadra della G League affiliata ai Phoenix Suns. Dunque ci conosciamo bene e siamo entrambi contenti di far parte di questo gruppo, siamo due handler e la nostra esperienza pregressa credo sarà d'aiuto al team.
Conosco bene anche Wiltjer perché abbiamo giocato spesso contro, quando eravamo entrambi in Turchia. In realtà ho familiarità con diversi giocatori perché l'anno scorso li abbiamo studiati in video e sfidati sul campo. Tutto questo sarà d'aiuto reciproco.

Juan, allunghi la storia degli argentini alla Reyer. Carrizo, Filloy, Cerella, tutti finora hanno lasciato un segno, che sia di buon auspicio? 

Fernandez: Speriamo! Ho parlato con alcuni di loro con cui sono amico e mi hanno parlato molto bene del Club. Spero di continuare questa tradizione

Redazione Superbasket

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