Messina: “Causeur è un esempio da seguire”
Fonte: olimpiamilano.com
Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita con la Stella Rossa Belgrado: “Siamo contenti di aver battuto, segnando oltre cento punti ad una squadra di EuroLeague, una formazione molto forte per profondità, atletismo e capacità di tirare. E’ stata una partita molto buona, la nostra, ad eccezione di un paio di passaggi, uno nel primo e un altro nel secondo tempo, in cui abbiamo avuto qualche cattivo possesso e abbiamo permesso alla Stella Rossa di riavvicinarsi. Ma quando sono tornati a quattro punti nel primo tempo ci sono stati 12 possessi in cui loro hanno segnato solo quattro volte. Quello che andiamo cercando è continuità, altrimenti basta giocare due o tre minuti male per permettere agli avversari di farti male, soprattutto a questi livelli. Negli ultimi anni, diciamo dopo Rodriguez, abbiamo sempre avuto buone difese e difficoltà a fare canestro. Adesso è il contrario. Dobbiamo diventare più continui e fare in modo che quando un giocatore ha una serata non buona l’altro giocatore del suo ruolo ci dia molto. Se facciamo queste cose possiamo dire la nostra anche ad un livello molto elevato. Vorrei spendere due parole su Causeur perché sta giocando con un entusiasmo ed un’energia incredibili per un giocatore che ha vinto tutto e ha avuto la carriera che ha avuto lui. Sono impressionato. Penso sia un esempio per tutti, da seguire. Ma ora ci fermiamo qui perché in 48 ore abbiamo un’altra partita molto difficile, contro una squadra in forma che ha appena battuto il Real Madrid, ha grande atletismo e guardie con un grande potenziale offensivo come Maledon e De Colo. Quindi servirà recuperare tutte le energie che possiamo recuperare. Shields? Non ha segnato tanto, ma ha giocato una partita di grande solidità, ha difeso bene su tutti e i canestri che ha fatto sono arrivati in momenti importanti. Poi arriverà la partita in cui serviranno i suoi venti punti e li farà. Mirotic? Speriamo solo che la salute lo assista e possa giocare così per molti mesi”.
Foto copertina: Francesco Iasenza